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Scarpe da Mountain Bike, la guida definitiva 4/5 (1)

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Quando sei in sella alla tua Mountain Mike hai tre punti di contatto: il tuo sedere, le tue mani e i tuoi piedi. Stando in piedi, cosa che spesso accade, questo numero scende a due. Considerando il rapporto che intercorre tra la bici e i tuoi piedi, non vale forse la pena di dedicare un po’ di tempo per trovare il modello migliore per te?

Se parliamo del vestiario, le scarpette da mountain bike sono certamente l’articolo più complicato da sceliere. Non tanto per le centinaia di modelli sul mercato, ma perché la scelta sbagliata si potrebbe ripercuotere sulla salute delle nostre giunture. Ecco una guida per districarsi nel mondo delle scarpe MTB.

Non farti prendere dalla fretta

Prima regola: non esiste LA scarpa migliore. Lo stile di guida, la preferenza del pedale, il terreno e persino la meteo possono influire sulla tua decisione. Un consiglio é non farti prendere dalla fretta. Se entri subito in un negozio ti farai ammaliare da quelle pareti piene di scarpe sgargianti e inevitabilmente comprerai d’impulso, prendendo il modello in base ai tuoi gusti estetici. Nulla di più sbagliato! Prima informati e leggiti questa guida, non sempre il modello più figo é quello che si adatta alle tue esigenze.

 

Flat o a sgancio rapido?

Sei un biker incallito? Salta pure questa sezione, conoscerai già tutto. Ti sei avvicinato da poco alla MTB? Quello che sto per raccontarti é proprio per te!

Le scarpe da Mountain Bike si dividono in due grandi famiglie, a seconda dei pedali che utilizzi: Flat o a sgancio rapido. I pedali a sgancio rapido (tipo SPD) permettono di tenere il piede fisso sul pedale. I pedali Flat al contrario non bloccano il piede, ma il grip viene dato solo da dei pin che affondano nella suola della scarpa.

Occhio allo Spiegone 🙂 In generale la scelta di queste due tipologie di pedale viene dettata dalla disciplina che si pratica. Chi pedala maggiormente (XC e Marathon ad esempio) predilige pedali a sgancio rapito. Questo é dato soprattutto dal maggior trasferendo della forzal movimento centrale, inoltre questa soluzione permette anche di “tirare” il pedale utilizzando tutti i muscoli della gamba. I Flat invece sono prerogative di tutte le discipline Gravity e più tecniche. Il vantaggio dei Flat non é solo dare più confidenza durante le discese più impegnativa, ma anche permettere l’impiego dei piedi quali perni per le curve più strette senza intoppi.

Ma la scelta non si deve basare solo sulla disciplina in maniera rigida. Se fai del cicloesursionismo in MTB, devi guardare soprattutto le tue esigenze e non fissarti su standard rigidi.

Quando usare pedali a sgancio rapido o flat?

Se fai persorsi poco tecnici e molto pedalabili propendi sempre per una soluzione a sgancio rapido, e ti assicuro che non tornerai più indietro! Questi però diventano una limitazione se scendi spesso a spingere. Queste scarpe sono fatte solo per pedalare e non per camminare, non c’è cosa più odiosa che fare quattro passi con lo sgancio rapido! Quindi se fai frequenti passaggi a spinta con la tua MTB, orientati su delle scarpe per pedali Flat.

I Flat danno anche molta più confidenza sui tratti difficili. Anche nelle discese più tecniche ci permettono di appoggiare il piede in maniera veloce e agevole. Al contrario in certe situazioni non é possibile staccare gli SPD e il risultato é una rovinosa caduta.

Esistono anche delle soluzioni ibride, delle “bridge” tra Flat e sgancio rapido. Scarpe che posseggono una suola completa ma con un incavo per montare gli SPD. Sono un ottimo compromesso in situazioni poco estreme, diventano una croce in caso di fango.

Scarpa MTB ibrita flat

Esempio di scarpa “bridge” di Shimano

Differenze tra pedali Flat e Sgancio rapido

 

Quali caratteristiche deve avere una Scarpa da MTB?

A meno che tu non abbia già una scarpetta da mountain bike preferita (e se ce l’hai, perché leggi questo articolo?), la cosa migliore che tu possa fare é comprarle nel negozio locale più vicino e non online. La dimensione e la vestibilità delle scarpe varia notevolmente tra le marche e non solo in termini di lunghezza. Alcuni marchi sono più stretti nella parte mediana del piede o, ad esempio, hanno la punta molto larga.

Rigidità

Innanzitutto Rigidità, per ottimizzare l’efficienza nella pedalata. Una suola rigida permette di trasmettere maggior potenza al pedale oltre che a tenere stabile il piede. Purtroppo, se troppo esagerata, questa caratteristica abbassa estremamente il confort della scarpa. Ad esempio, se sei un agonista, potresti preferire una suola in carbonio che abbinano l’estrema rigidità alla leggerezza, ma se usi la MTB prevalentemente per le escursioni stanne lontano! Infatti devi tenere presente tutto il ventaglio di sisuazioni che ti si possono presentare, e un tratto a spinta con scarpe troppo “race” potrebbe diventare un vero incubo. Le migliori suole in questo caso sono realizzate in Vibram, ma se vuoi assolutamente una scarpa rigida, fai almeno attenzioni che ci sia l’alloggiamento di montare dei tacchetti sulla punta, essenziali per fare presa sui sentieri.

Confort

Come avrai capito, trovare il giusto compromesso tra rigidità e comodità è fondamentale. Ci sono punti di pressione? Le cuciture ti sfregano il piede? Potresti essere anche tentato di dire che un paio di scarpe è “abbastanza buono”, ma qualsiasi piccolo disagio sarà amplificato durante una lunga pedalata in mountain bike. Oltre alla suola, a determinare il confort entra in gioco anche la tomaia.  Questo è un elemento fondamentale e in questo caso e la cura nella sua realizzazione, ad esempio riducendo al minimo le fastidiose cuciture può far variare la comodità di una scarpa.

Stabilità

Una scarpa MTB deve restare ben ancorata al piede e per questo scopo il tipo di chiusura è determinante.. La soluzione migliore per gli agonisti è quella rappresentata dalle leve micrometriche o il sistema BOA con cricchetto circolare. Il velcro e i lacci sono più pratici e adatti ai non agonisti, ma portano svantaggi soprattutto in condizioni di tempo avverso.

Condizioni atmosferiche

Anche la meteo può anche influire sulla scelta delle scarpe. In condizioni molto fredde, ad esempio, una normale scarpa da XC potrebbe facilmente farti congelare i piedi. Le scarpe XC sono molto ventilate per limitare la sudorazione in estate. Ma d’inverno, tutte quelle aperture non fanno altro che far entrare aria gelata. Inoltre, la tacchetta SPD funge da ponte termico, dissipando il calore dal piede verso pedale. Le scarpe per pedali flat, al contrario, tendono ad avere meno ventilazione e la suola in gomma solida aiuta a mantenere i piedi più caldi.

 

Quali sono le scarpe da MTB più adatte alle mie esigenze?

Veniamo al succo del discorso. Riassumiamo tutto quello che abbiamo detto e vediamo le linee che ci devono quidare nella scelta di una scarpa, a seconda della nostra disciplina.

Scarpe per discipline Gravity

Per le discipline Gravity, come il Freeride e il Downhill, le scarpe più indicate sono certamente le Flat. Queste scarpe sono generalmente più pesanti, più resistenti e più comode. Spesso hanno una suola flessibile per rendere i passaggi fatti a piedi più confortevoli. Queste scarpe hanno anche un aspetto più casual, ma al contrario delle normali scarpe hanno degli inserti rigidi per proteggere il piede. Un must assoluto per questo tipo di scarpa é la suola in Vibram, non ha eguali in fatto di aderenza con il pedalino!

Su tutte, le Five Ten dominano questo mercato, ma le Giro Jacket sono una valida alternativa.

 

Scarpe da XC o Marathon

Se come me partecipi a questo tipo di gara, sai benissimo che ogni Watt risparmiato è come oro. Proprio per questo devi orientarti su delle scarpe più rigide, che massimizzino il trasferimento di potenza dalla gamba al pedale. Molti in questo caso di orientano verso scarpette da BDC, ma non é il massimo. In MTB potrebbe capitarsi di dover scende e scalare una salita a piedi, come fai a far presa con delle scarpe completamente lisce? L’ideale é orientarsi su una suola con dei tasselli, soprattutto trovo molto comode quelle a cui puoi montare dei tacchetti da calcio sulle punte, sono il massimo per scaricare la potenza sul sentiero! Inoltre per massimizzare l’aderenza dal piede alla scarpa, il top é orientarsi verso un chiusura a BOA o a cricchetto.

In questo campo, il meglio lo danno le SIDI Dominator e le Shimano XC7, ma se vuoi un minimo di comodità anche le Giro Code VR70 sono ottime.

 

Cicloescursionista

Se rientri in questa categoria, le tue parole d’ordine sono comodità e traspirabilità! Deve permetterti di fare camminare per vedere un punto panoramico o infilare le gambe sotto il tavolo di un’osteria. La suola deve essere in gomma naturale, con struttura in E.V.A. e chiusura in velcro o lacci.

Non posso che consigliarti delle scarpe simile alle Northwave Spider Plus o delle Mavic Crossride.

 

Voi quale scarpa utilizzate? Scrivetemelo qui sotto!

 

 

 

 

 

 

 

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