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Manopole da MTB, ecco i migliori consigli 4.4/5 (10)

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Delle manopole sono solo delle manopole, giusto? Beh, hai torto! Ecco la nostra guida i migliori consigli.

Le manopole da MTB. Quelle cose di gomma morbida che stingete per tutto il tempo – sia che stia facendo il tuo salto più estremo, sia che tu stia spingendo la tua mountain bike in garage. A differenza di altre parti di una MTB sono abbastanza low-tech: sostanzialmente sono cilindri in gomma infilati alle estremità del manubrio. Piuttosto noiosa..solo roba per i Noob. Le manopole sono uno dei tre punti di contatto tra te, la tua mtb e quello che sta succedendo sotto le tue ruote.

La differenza tra essere il King del sentiero e una brutta caduta passa anche da come le tue mani gestiscono gli impatti provenienti dalla ruota anteriore. Di conseguenza, è molto importante trovare delle #manopole che si adattino a te e al tuo modo di raidare. Ora è tutto più interessante, vero? Allora continua a leggere..

 

Materiali costruttivi delle Manopole

Il mercato offre tantissimi prodotti, per cercare di soddisfare le esigenze di ogni singolo rider. Manopole tradizionali, con lock on, in gomma, in spugna, in silicone, spesse o sottili. Vediamo insieme i materiali più usati e le loro caratteristiche.

Le Manopole in Gomma

manopole in gomma

La maggior parte dei modelli è fatto di “semplice” gomma. La gomma è piuttosto morbida e si “incolla” al manubrio garantendo il grip necessario ad evitare la rotazione della manopola.

La gomma può essere un po’ rigida ed assorbire meno le vibrazioni, ma é più duratura e più facilmente lavabile, tanto che queste manopole si possono usare anche senza guanti.

Un ottimo modello di manopole in gomma é questo di Ritchey.

 

Le Manopole in Spugna

manopole mtb in neoprene

Solitmante in neoprene, sono indicate in XC e Marathon. Questo tipo di manopole si rivela essere molto leggero, in quanto la spugna è praticamente costituita da aria. La spugna inoltre è piuttosto morbida ed ha un’ottima capacità di ammortizzamento ed assorbimento delle vibrazione. Per contro ha una durata molto inferiore alla gomma, inoltre non utilizzare mai questo tipo di manopola da mountain bike senza guanti, perché assorbono il sudore in maniera letate!

Se cerchi una manopola in spugna potresti dare un’occhiata a queste di SRAM.

 

Le manopole in Silicone

manopole mtb in silicone

Sono la scelta di molti agonisti in XC e Marathon. Le manopole in silicone sono leggerissime e hanno un grip eccezionale. L’unica pecca é la manutenzione: per montarle suderete 7 camice, ma per sfilarle sarete costretti a tagliarle. Assicuratevi quindi, una volta montate, che non dobbiate smontarle a breve.

Vuoi farti un paio di manopole in silicone? Prova le ESI Chunky, questo modello viene usato in coppa del mondo.

 

Lock o non-Lock?

L’avvento delle manopole con il bloccaggio é stato un vero punto di rottura con il passato, e i primi a portare questa innovazione sul mercato sono stati i ragazzi di ODI.

Prima che c’erano delle manopole a scorrimento, per mantenerle in posizione ci siamo inventati di tutto: vernice spray, lacca per capelli e filo di ferro erano i metodi più diffusi.

Recentemente questo tipo di impugnatura comincia a scomparire dai campi di gara. Comunque questo accorgimento è l’ideale se sei un rider che ama sentire che la tua mano è sicura alla fine del manubrio. Personalmente odio sentire una manopole che scivola e gira su se stessa.

Tuttavia i più grandi limiti di questa soluzione sono il pericolo che nel tempo la vite di bloccaggio, solitamente una brugola da 3mm, si “spanni” facendo finire in un bagno di sangue l’eventuale smontaggio.

 

 

Spessa o fine?

Qui non c’è una risposta corretta o sbagliata. Molti atleti amano la sensazione di una manopola ultra-sottile e altri la preferiscono morbida, in cui i guanti sprofondano nella gomma. Alcuni produttori hanno iniziato a sperimentare manopole sempre più ergonomiche. Infatti si sta puntando l’attenzione soprattutto alla posizione finale del braccio, che come sappiamo determina una maggior o minor sollecitazione dei muscoli pettorali. Come sempre in MTB, basta modificare una piccola impostazione, che i cambiamenti posso essere vermante notevoli.

La teoria è che, più ampio é il diametro dell’impugnatura, tanto meno è necessario afferrare e meno energia si spreca attraverso le braccia.

Lo spessore della manopola è spesso causa dolore e formicolii al palmo e alle dita che impugnano il manubrio (medio, anulare e mignolo). Detto questo immaginiamo che la manopola abbia un diametro molto piccolo. L’estremità delle dita arriverebbero a toccare il palmo stesso. La presa non sarà per nulla sicura e il controllo del mezzo sarà precario.
Al contrario, se avremo una manopola molto grande, il palmo della mano aderirà per intero sulla manopola ma le dita non riusciranno a cingere del tutto la manopola. Anche in queso caso la presà sarà insicura e probabilmente non si riuscirà ad arrivare ai comandi.

La misura migliore di una manopola é quella che permette al palmo e alla dita di avvolgere per bene la manopola, distribuendo così su tutto il palmo gli urti provenienti dal terreno, permettendo nel contempo di raggiungere agevolemente la leva dei freni e il comando del cambio.

Per coloro che apprezzano una presa ultra-sottile, un ottima soluzione sono le manopole in neoprene, come queste di MV-Tek, fissate con un adesivo specifico.

 

 

Quanto deve essere larga la Manopola?

Solitamente dovrebbe essere larga quanto il proprio palmo della mano. Pìu piccola, ovviamante, sarà inutilizzabile, mentre più larga renderebbe difficoltoso raggiungere i comandi dei freni e del cambio. In pratica la manopola deve tenere la mano nella stessa posizione per tutto il tempo della pedalata-

 

Quanto grip?

Le impugnature moderne sono costituite da materiali studiati apposta e disegni altamente performanti, ma i rider più anziani ricorderanno sicuramente la gioia di passare a delle stupende manopole ODI Ruffian al posto che quei semplici salciciotti gommosi che giravano un tempo.
Il brand britannico Renthal produce persino le Ultra Tacky che risultano quasi appiccicose al tatto, così da risultare ottime con il bagnato e nelle situazioni più estreme.

 

Il disegno della superficie

Al pari di un copertone, anche il disegno della superficie di una manopola da MTB può fare la differenza. Ce ne accorgeremo soprattutto nei giorni di pioggia. Ogni produttore ha creato una sua grafica. Al di là dell’aspetto estetico, quanto più una manopola é incisa, tanto più avrà grip.

 

Altri consigli sulle manopole

Nel caso doveste sentire dolore alle mani, sarebbe meglio porre l’attenzione sull’allemento delle mani e degli avambracci. I muscoli ed i tendini delle devono allenarsi per abituarsi alle grandi sollecitazioni della guida in MTB. Bisogna quindi pedalare, pedalare e pedalare, anche in un bike park dove si fanno molte discese su percorsi sconnessi, magari con molti brake bumps. L’allenamento in bike park è utile non solo per chi pratica discipline gravity, ma anche per chi pedala molti km, in quanto con gli impianti di risalita si riescono a fare molti più metri di dislivello negativo rispetto a quanto si riesce a fare con le proprie gambe.

Importante è anche la posizione delle leve dei freni. Una leva freno mal posizionata causa sicuramente dolore alle dita ed alla mano.

 

E i pro cosa ne pensano?

Rispetto alle grandiose mtb da oltre 10’000€, le manopole possono sembrare un componente di ben poca importanza per gli amatori, ma i Pro ci vedono sempre molto più lontano. Campioni del calibro di Aaron Gwin, Brendan Fairclough, Andreu Lacondeguy e Cam Zink hanno tutti i loro modelli personali e l’elenco dei brand che collaborano con i fuoriclasse della MTB per studiare nuove manopole é praticmante infinito.

Qundi qualunque tipo di pilota tu sia, puoi star sicuro che li fuori ci sono un paio di manopole che ti aspettano, basta prendersi il tempo di provare qualche modello e non accontentarsi di quello che trovate montanto dalla fabbrica.

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