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Fat bike, una febbre già passata? 4/5 (2)

MTB-Gear / MTB  / Tecnica  / Fat bike, una febbre già passata?

Era il 2014, ormai 4 anni fa, quando sembrava che una rivoluzione dovesse sconvolgere tutto il mondo della Mountain Bike. Dopo le ruote del 29″ ecco un nuovo scossone nel mercato: le Fat Bike.

Larghe, larghissime, con la loro aria da MTB-alfa sembrava dovessero prendere il sopravvento sui sentieri di tutta Europa. Nel 2015 la consacrazione: all’Eurobike le offerte erano tantissime, ormai sembrava cosa fatta, ma…  Ma cosa sono esattamente le Fat Bike? Come nascono? A cosa servono e quali sono le loro caratteristiche?

 

Cosa sono le Fat Bike?

Le Fat Bike innanzitutto sono un’evoluzione delle nostre MTB. La caratteristica più evidente sono i pneumatici over-size, con una sezione di almeno 3,7″, e cerchi sfondano la larghezza di 44 mm. Ufficialmente nascono nel 1989 in Alaska, quando Simon Rakower saldò longitudinalmente due cerchi da 26″ e li montò mountain bike standard per essere poi utilizzata sulla neve. Nello stesso periodo vennero fatti alcuni esperimenti anche in New Mexico.

Ma per incontrare il primo vero progetto industriale dobbiamo aspettare il 2005, quando Surley sfornò la Pugsley.

Subito dopo cominciò la rincorsa degli altri marchi, che non potevano far altro che montare componenti Surley, cosa che fece la gloria di questo marchio prima semi-sconosciuto.

 

Per cosa servono le Fat Bike?

Le Fat Bike non sono semplicemente bici con le ruote grosse, ma un’evoluzione delle tradizionali Mountain Bike.

Chiunque abbia mai pedalato sulla sabbia o sulla neve sa benissimo che riuscire a viaggiare in quelle condizioni è praticamente impossibile. Nella neve la bici affonda e perde aderenza non consentendoci di avanzare, mentre sulla sabbia sprofonda e si blocca. Uno dei segreti per pedalare in queste condizioni é abbassare la pressione degli pneumatici, incrementando così la superficie di appoggio a terra, distribuento maggiormante il peso.

Infatti i pneumatici più larghi consentono un’aderenza pazzesca, mentre la bassa pressione (che può variare da uno 0,5 a 1,0 bar) permette di “galleggiare” su superfici come neve, fango, sabbia o strade particolarmente sconnesse, come i greti dei fiumi o le traversine dei binari. Questo ne fa delle macchine che riescono ad arrivare in luoghi dove le tradizionali MTB non riescono.

Le ruote grandi rendono la bici particolarmente stabile e facile da controllare. Questo fa in modo che anche i principianti possano sentirsi a proprio agio su terreni anche molto sconnessi. Le fattie sono anche molto indicate per chi fa del bike packing, essendo particolarmente confortevoli.

 

Quanto pesa una Fat Bike?

A dispetto del loro aspetto, una fat bike pesa all’incirca come un a mountain bike normale. Questo soprattutto grazie all’assenza di una forcella ammortizzata. Un progetto di Lamere Cycling ha portato alla nascita di una Fat che pesava 8700g, niente male vero? Per contro, il prezzo si aggirava intorno ai 9000$ 🙂

Poi il tutto può variare, molte Fat sono front o full suspended oppure a pedalata assisitita. Tutte cose che impattano sul peso finale.

 

Quali sono gli svantaggi delle Fat Bike?

Innanzitutto l’enorme resistenza al rotolamento. Delle gomme cosi larghe, con un diametro che arriva ai 29″ e una pressione bassissima, crea un’area di contatto con il suolo enorme e questo genera un grandissimo attrito sui terreni compatti.

 

Ma che fine hanno fatto le fattie?

Come detto nel 2015 e nel 2016 le Fat Bike hanno visto il loro apice di notorietà. Addirittura le trovavo a gareggiare durante le Marathon o le Gran Fondo! Questa cosa può farvi capire il potere del marketing, nemmeno morto mi sarei fatto 50 o 60km con delle gomme del genere, ma in quel periodo sembrava che non ci fosse altra via per il futuro.

Nonostante il loro confort le Fattie si sono presto rivelate molto scomode sui sentieri delle nostre latitudini. Lente nelle accellerazioni, impacciate e molto dure da pedalare. Tutto questo non aveva senso!

Ora per fortuna le Fat Bike sono tornate sui terreni per i quali erano state costruite: la sabbia e la neve. Le potete trovare negli spot sciistici e al mare, dove vi accompagneranno nelle escursioni durante le ferie…

 

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